Jour de fête - FR - 1949
Un piccolo villaggio del centro della Francia si prepara alla
festa annuale. I bambini assistono all'arrivo dei giostrai e delle altre
persone che iniziano ad allestire una piccola fiera: tiro a segno, lotteria,
una tenda per il cinematografo e, naturalmente, una giostra. François, addetto
alla distribuzione della posta, dopo aver assistito alla proiezione di un film
sul mestiere di postino negli Stati Uniti (e dopo aver bevuto un po'
troppo...), si getta in un'impresa folle: un velocissimo giro di distribuzione
alla maniera degli americani. Quando la festa è finita il villaggio ritrova la
sua calma e la vita di tutti i giorni riprende.
Tati prima di Hulot. Nel 1947, prima dei suoi capolavori comici,
Jacques Tati realizzò un cortometraggio, "L'école des facteurs" (la
scuola dei postini) in cui aveva creato il personaggio del postino François,
ripreso poi per "Giorno di festa", che uscì nel 1949 ed ebbe un buon
successo, vincendo anche dei premi in alcune rassegne. Il film fu girato a
colori e in bianco e nero, per fortuna, perché per incovenienti tecnici dovuti
alla tecnica sperimentale dello sviluppo della pellicola a colori di quel
tempo, per molti anni fu visibile unicamente la copia in bianco e nero. Solo
nel 1995 fu recuperata dal restauro operato a cura dei suoi eredi, una versione
a colori.
C'è già tutta la figura comica di Monsieur Hulot, con i suoi tic,
i rumori delle parole (e non il loro significato, che era e resta,
insignificante...), il suo stupefatto candore. Il fascino del film risiede
nella precisione delle sue osservazioni (i cavalli finti della giostra e i
cavalli veri, il sottile disprezzo per "les americains" e per tutte
le convenzioni in generale) e nelle sue gag, alcune indimenticabili: il
calabrone, la posa dell'albero della cuccagna, la gara di bevute, la bicicletta
che corre da sola. Ma anche nella sua poesia un po' malinconica. Un piccolo
film di uno dei pochi grandi autori di cinema con una dimensione universale.
Pubblicato su "Il Film del Giorno" del 7 Febbraio 2018.
Nessun commento:
Posta un commento